Il diritto all’acqua pulita è ancora oggi negato a milioni di persone nel mondo: questo avviene anche in Etiopia, dove solo il 57% della popolazione vi ha accesso.
L’Etiopia ha una grande disponibilità di acqua, ma la siccità dovuta all’andamento irregolare delle piogge con i cambiamenti climatici e la mancanza di sistemi di raccolta e di capacità tecniche da parte della popolazione, fanno sì che solo una minima parte di questa risorsa così preziosa e fondamentale sia utilizzata.
Questo è il caso del villaggio di Bolola Chewcare: in provincia ci son ben 23 piccoli impianti idrici, ma forniscono acqua potabile solo al 30% della popolazione della provincia. Le ragioni di questo scarso accesso all’acqua sono diverse: impianti condivisi tra più municipalità, impianti non funzionanti, scarsa manutenzione, alti costi di gestione e conseguente alto costo della tariffa dell’acqua.
La mancanza d’acqua ha molti effetti negativi: in primo luogo le donne e i bambini dedicano molte ore alla raccolta dell’acqua per percorrere a piedi lunghe distanze. La mancanza d’acqua, o l’uso di acqua impura, inoltre, è causa di malattie e infezioni: dissenteria, malaria e tifo sono tre esempi di malattie molto frequenti causate da acque stagnanti. L’assenza di sistemi di distribuzione dell’acqua, inoltre , ha un impatto negativo sull’agricoltura locale, che non fornisce prodotti orticoli, ma si basa sulla produzione di cereali in base alle piogge stagionali, che tuttavia sono sempre più incerte.
Portando acqua pulita contribuiremo a migliorare le condizioni di vita della popolazione nel villaggio partendo dall’economia femminile e dalla diffusione di buone pratiche a livello familiare.
In particolare potremo:
• Promuovere l’accesso all’acqua potabile
• Migliorare le condizioni di salute della popolazione locale ed eliminando i pericoli e i tempi legati all’approvvigionamento di acqua.
• Promuovere la sicurezza alimentare anche in caso di siccità e carestia con la costruzione di pompe per facilitare le colture orticole.
I beneficiari del progetto saranno 1400 abitanti dei villaggi di Sore Wamura e Bolola Chewcare che avranno accesso facilmente ad acqua potabile.
Per realizzare un piccolo impianto idrico sono previste le seguenti fasi:
• Progettazione e realizzazione di un impianto idrico nel villaggio di Sore Wamura: protezione della sorgiva, posizionamento tubature, cisterna di raccolta dell’acqua, realizzazione di 3 fontanili.
• Riabilitazione sistema di canalizzazione e fontanili
esistenti
• Installazione di 5 pompe a mano nel villaggio di Bolola Chewcare per servire le famiglie del villaggio che non potranno accedere (a causa della distanza) ai fontanili dell’impianto. Ogni pompa a mano serve mediamente un gruppo di 10 famiglie in modo economico e sostenibile.
• Diffonderemo barili di acqua a livello familiare per
aumentare l’igiene in famiglia. È una pratica in forte aumento in Etiopia in questi ultimi mesi dovendo far fronte all’emergenza sanitaria con metodi semplici, economici e rapidamente applicabili.
• Organizzeremo corsi di formazione per le pratiche
igieniche e di prevenzione sanitaria.
Durata prevista dell’azione: da gennaio 2021 a giugno 2022.
8×1000 alla Chiesa CattolicaL’impianto idrico di Bolola è stato “Realizzato con il contributo dei fondi dell’8xmille alla Chiesa Cattolica”.
Ricorda di destinare anche l’8xmille alla Chiesa cattolica, che ci ha permesso di realizzare il progetto 76/2021 Donne, economia e sviluppo nel Distretto di Damot Sore: la forza della comunità