Il mese scorso, 6 famiglie tra le più povere della kebele di Boditti Kurka hanno ricevuto delle vitelle, che una volta cresciute potranno fornire latte. Questo, successivamente, potrà essere utilizzato per produrre burro da vendere al mercato (il burro è utilizzato sia come semplice cibo che nella cosmesi) oppure venduto nei bar per fare il caffè macchiato.
Un vitello è una fonte di ricchezza per le famiglie, che hanno per lo più due-tre figli da accudire, dai 2 ai 13 anni: le donne non lavorano, e se lavorano svolgono lavori poco retribuiti come lavare i panni, fare le pulizie oppure preparare l’enjera in casa e venderla a terzi. L’appezzamento di terra dove vivono non è grande abbastanza per avere un orto, così il guadagno attraverso l’orticoltura è difficile.