“Gioventù” è il termine che oggi descrive meglio l’Etiopia.
I giovani sono la forza di una nazione e la loro energia, quando non è fiaccata dalle guerre disseminate nel Paese, può essere il vero motore di sviluppo.
L’energia di giovani e bambini si vede ovunque nelle strade di città e villaggi. La scuola è la batteria di questo mondo.
Nella regione del Wolaita ci sono circa 310 scuole. Sembrano tantissime, ma si stima che circa il 75% delle scuole esistenti abbia problemi di capienza: significa che le aule non sono sufficienti per accogliere tutti i ragazzi in età scolare.

Quando le classi non bastano, avviene una selezione spontanea delle iscrizioni: chi rinuncia ad andare a scuola? Le bambine!
In ogni scuola il numero di studentesse è inferiore rispetto ai maschi, questo fenomeno indica una triste disparità di genere che va superata. Il problema è particolarmente evidente zone rurali, più che nelle città.
Nei villaggi in cui GMA è impegnato, più della metà dei bambini frequentano la scuola, ma solo 4 bambine su 10 riescono a concludere il ciclo primario.
Le scuole non sono in grado di offrire un servizio scolastico adeguato alle necessità: oltre alla mancanza di aule, spesso le strutture sono fatiscenti e poco luminose, costruite con fango e paglia, con un’esile struttura in legno che ha frequentemente bisogno di manutenzione.
La maggior parte delle scuole non ha i servizi igienici, mancano le biblioteche, fondamentali per le scuole medie, dove i ragazzi possono trovare i libri di testo su cui studiare e che secondo le nuove normative sono necessarie per tenere aperta la scuola. In ogni classe si contano fino a 90 studenti.
Nel villaggio di Bolola Chewcare la scuola è esattamente in queste condizioni: struttura in fango, particolarmente rovinata, buia, sovraffollata, priva di servizi igienici e di una biblioteca.
I bambini non meritano una scuola in queste condizioni. Hanno bisogno di un ambiente più sicuro, luminoso, ampio e attrezzato!

Ai problemi legati alla struttura, si aggiungono anche altre dinamiche del villaggio, che spesso impongono alle bambine di rinunciare alla formazione scolastica. I bambini sono un importante aiuto in famiglia, spesso devono contribuire all’economia familiare lavorando presso altre famiglie. Quando i bambini sono costretti a recarsi in città aumenta il rischio di cadere vittime del traffico minorile (3 bambini su 10 ne sono vittima) e stanno aumentando in modo preoccupante gli abusi sulle bambine che sono le prime, in famiglia, a dover abbandonare la scuola.