E’ tempo di elezioni in Etiopia!
In questi giorni si è votato in Etiopia. Le prime elezioni democratiche, banco di prova, per l’attuale premier Abiy Ahmed.
E’ tempo di cambiamenti? Difficile dirlo. Ma le voci che dichiarano il premier Abiy Ahmed come vincitore scontato è forte. Si parla di un’affluenza alle urne massicce, quindi il popolo desidera farsi sentire, anche dopo mesi di disordini e di agitazione nelle città principali del paese.
I seggi, dove sono riusciti a concretizzarsi, hanno anche dovuto mantenere aperto oltre l’orario stabilito per consentire al popolo di votare. Perché non tutti i seggi sono stati aperti? Si parla di possibili boicottaggi e instabilità sul territorio, soprattutto nella zona di Tigray, dove moltissimi cittadini fuggono verso il Sudan per sfuggire alla violenta guerra civile. Infatti, alcune circoscrizioni voteranno in una fase successiva. In altre zone, come l’Oromia, invece, il partito del premier concorre senza rivali. Inoltre, l’Unione europea, nonostante abbia contribuito all’organizzazione del voto con 20 milioni di euro, ha rinunciato all’invio di un gruppo in missione di osservatori per il corretto svolgimento delle elezioni. Uno dei motivi è anche la crescente tensione creatasi a ridosso di queste elezioni e la presenza dell’esercito eritreo, accusato di violazioni di diritti umani, nonostante la pace firmata nel 2018.
Tra qualche giorno si avranno i primi risultati: l’augurio è che si prospetti un nuovo tempo di pace e di convivenza tra i popoli Etiopi e con i paesi vicini.