Cerca

News

Impariamo divertendoci in Eritrea

Essere comunità significa far fronte alle emergenze: le congregazioni, con gli spazi a loro disposizione, sono al servizio del villaggio per promuovere l’educazione dei più giovani, in un contesto in cui le scuole sono chiuse e gli insegnanti assenti. 

LE CONGREGAZIONI IN ERITREA SOSTENGONO LA FORMAZIONE

A Zeazega, sull’altopiano eritreo, i pavoniani accolgono ogni pomeriggio 76 giovanissimi per studiare inglese e matematica e 24 adolescenti iscritti ai corsi di informatica. Non mancano le attività sportive, che restano l’attività più amata dai giovani: calcio e pallavolo sono un classico in tutto il mondo.

Intorno a loro c’è un terreno montuoso, dove il vento scolpisce le rocce; la città di Asmara è poco distante, raggiungibile con i mezzi pubblici dopo aver percorso a piedi il tratto che porta alla strada principale. Chi riesce ad imparare a usare il computer, anche con i mille problemi di disponibilità di energia elettrica, ha una speranza in più di poter lavorare in qualche ufficio governativo in futuro.

Nel bassopiano invece, vicino a Keren, il deserto si trasforma in sabbia, la vita viene scandita soprattutto dal caldo, dal lavoro con gli animali e la gente condivide la vita nei tradizionali tukul. Le scuole sono spesso chiuse per la mancanza di insegnanti e i bambini sono impegnati ad aiutare i genitori nella gestione degli animali: non perdono tempo per cercare poi di arrivare a scuola e rischiare di restar chiusi fuori. Ma a queste condizioni la situazione rischia di diventare drammatica in quanto le bocciature, sin dalla scuola primaria, stanno diventando un fenomeno dilagante e preoccupante.

Anche in questo caso, le Suore Orsoline cercano di garantire il diritto all’istruzione anche negli ambienti più difficili. Basta un luogo coperto e un po’ di spazio per fare scuola e dare ai bambini fino alla terza media la possibilità di imparare: si concentrano su inglese, matematica, lingua bilena (locale) e lingua tigrina (ufficiale eritrea) ed educazione morale. Il doposcuola è stato avviato nel 2023, inizialmente con pochi iscritti, poi piano piano ha attirato un centinaio di bambini della zona che il pomeriggio si ritrovano per studiare insieme, giocare, fare comunità… STARE BENE.