Siete invitati alla giornata di formazione promossa da Solidarietà e Cooperazione – CIPSI
“Quale Cooperazione in quale Economia.Il ruolo della società civile per costruire una politica della convivenza”
L’incontro si terrà il giorno 18 novembre 2017 presso il Monastero del Bene Comune di Sezano (VR)
La cooperazione Internazionale così come l’abbiamo conosciuta e vissuta negli ultimi decenni, è storicamente finita! Negli incontri precedenti abbiamo visto insieme come i flussi migratori stiano cambiando la realtà ed il volto dei nostri territori. Non si tratta semplicemente di episodi occasionali legati a specifici o particolari eventi di natura politica, economica o sociale, ma rappresentano piuttosto un elemento strutturale, conseguenza della natura delle relazioni e del sistema economico mondiale globalizzato in cui viviamo, oltre che ai cambiamenti ambientali che stiamo vivendo. La globalizzazione economica mondiale ha di fatto rivoluzionato la vita di tutti! Ricchezza e miseria, hanno rotto ogni confine e condizionano la qualità di vita di tutti gli abitanti del pianeta, in maniera irreversibile. Stiamo tutti vivendo parte della nostra vita con le risorse dei nostri figli, senza alcuna intenzione di cambiare qualche cosa. Ha senso tutto questo? Ha senso una cooperazione in questo contesto?
Dopo le critiche e le accuse alla cooperazione e alle ONG di quest’estate la miglior risposta possibile, non sta nell’auto-difesa, ma in una forte e chiara definizione del ruolo della cooperazione oggi, in questo mondo dove anche la vera “polis” è sacrificata al potere economico e ai poteri di pochi. Che senso hanno i grandi progetti preparati non per rispondere ai problemi della comunità, ma piuttosto per rispondere alle richieste specifiche dei donors! L’economia, la politica, la cooperazione, sono al servizio del benessere e della convivenza comune di tutti, o al servizio dei poteri? Quale cooperazione è necessaria ed è possibile oggi, nel mondo attuale. Quale ruolo le Organizzazioni della Società Civile – OSC – devono avere oggi? Perché parlare di educazione alla cittadinanza globale, se non possiamo essere protagonisti nelle scelte politiche e di gestione dei nostri territori? Oggi la cooperazione è “telecomandata”dall’economia, o ha ancora una sua identità? Che cosa significa parlare di cambiare modello di crescita sociale per costruire una politica di relazione e partecipazione dei cittadini nella gestione del proprio territorio.
Sono alcune, tra le tante domande che ci facciamo e che sembrano proiettarci verso una nuova identità della cooperazione, ma anche verso un nuovo ruolo dei cittadini e delle loro varie forme di aggregazione. Da queste domande e su questi punti, vogliamo confrontarci per rafforzare il nostro ruolo.
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