Promuoviamo i diritti e preveniamo le cause delle migrazioni nei paesi d’origine
Il progetto “Ponti” nasce dal tentativo di avviare azioni dirette ad affrontare le cause profonde delle migrazioni, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo socio-economico attraverso la creazione di opportunità di lavoro e piccole attività produttive locali nelle regioni di origine e di transito dei migranti.
Nelle zone rurali, lavoreremo sull’educazione alla RESILIENZA, cioè sulla capacità di adattamento e reazione ai cambiamenti climatici ed ai rischi ad essi collegati.
Dalla teoria alla pratica: ecco cosa faremo esattamente
La promozione delle attività generatrici di reddito sono il perno della nostra azione, in quanto il progetto si focalizza sullo sviluppo di attività legate all’agricoltura e all’allevamento.
Visto l’esito positivo della banca delle sementi avviata nel villaggio di Wallacia, ne verrà realizzata una nel villaggio di Mayo Koyo: si tratta prima di tutto di un’area molto povera e spesso soggetta a crisi alimentari e una banca delle sementi potrebbe rappresentare un grande aiuto per i contadini del villaggio e dei paesi confinanti.
L’esperienza positiva dei primi 10 orti familiari realizzati nel villaggio di Lera ci ha poi spinto ad andare avanti ed ampliare questo progetto con la realizzazione di altri 100 orti familiari e l’avvio di circa 60 allevamenti familiari. Queste attività e i contadini della zona saranno inoltre supportati con l’acquisto di asini e carretti per facilitare il commercio nelle zone rurali.
Siamo convinti che promuovendo nuove attività generatrici di reddito e migliorando le conoscenze locali, i ragazzi e le donne etiopi che partecipano a queste iniziative possono migliorare la loro vita e trovare buone ragioni per restare nel loro paese senza dover scappare, prima di tutto assicurando un futuro alla propria famiglia e all’intera comunità.