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Regala un animale per Natale

Olola, Offa Gandaba, Humbo Larena, Mayo Koyo, Gurumo, Bossa Kacha, Taba Sabore, Wallacha: 8 villaggi e più di 150 famiglie e persone che ogni anno possono migliorare la propria vita grazie agli allevamenti familiari

Ma come ha avuto origine questa iniziativa?

Era il 2017 quando si avviò la distribuzione di animali alle famiglie più povere in Etiopia: il Paese stava facendo ancora i conti con i danni causati da El Nino, un fenomeno metereologico che l’anno precedente aveva creato condizioni di calore estreme, con devastanti conseguenze per una popolazione che vive soprattutto di agricoltura e pastorizia: siccità prolungata, raccolti andati perduti, insicurezza alimentare, morte di migliaia di capi di bestiame e migrazioni di massa. Per questo motivo, si doveva pensare a un aiuto immediato e sostenibile, come la raccolta di acqua piovana, la consegna di sementi e l’acquisto di ovini e caprini per le famiglie più povere. Le capre e le pecore permettono di avere latte, sopperendo così, anche se in minima parte, alla scarsità d’acqua da bere e diventando sia una fonte di sostentamento che di reddito. In caso di necessità, i capi possono inoltre essere venduti e con il ricavato comprare cibo o altri beni di prima necessità.

Solo quando la situazione si stabilizza, si può introdurre la gestione dei bovini, un supporto importante nell’orticoltura, perché ottimizza i tempi, il lavoro degli agricoltori è meno faticoso e aumenta la quantità di sementi da piantare (e quindi il raccolto). Sono inoltre una fonte naturale di fertilizzante.

Questi animali sono facilmente gestiti da tutti i membri della famiglia, quindi anche dai bambini, e si cibano prevalentemente degli scarti del teff e di tutto ciò che trovano attorno. Molto spesso gli animali dormono nella stessa stanza con i loro proprietari, e le motivazioni sono principalmente due: sono una fonte di calore, e hanno meno possibilità di essere rubati dai ladri. Ecco perché sono considerati una fonte di ricchezza e una sicurezza per i tempi di crisi. Gli animali sono un vero e proprio tesoro

In un Paese come l’Etiopia, che negli anni ha dovuto affrontare guerre e conflitti, una pandemia di COVID-19 e la costante emergenza climatica (nel 2023 l’Etiopia ha affrontato la peggiore siccità degli ultimi 40 anni), le famiglie delle zone rurali trovano negli allevamenti familiari una speranza di sopravvivenza e una garanzia per il futuro.

Come si individuano le famiglie destinatarie?

2 membri del comitato e l’animatore di ogni cooperativa identifica 20 persone tra le più povere del villaggio: nonni soli, genitori con figli piccoli a carico, senza lavoro o che l’unico guadagno deriva dal lavare i panni o cucinare l’enjera per terzi. Le cooperative fanno poi richiesta per l’acquisto di animali all’ufficio di GMA di Soddo. La scelta degli animali si basa sull’area di intervento: capre e pecore se c’è bisogno di latte e derivati, bovini per la loro capacità di traino. Una volta approvata la richiesta da parte della sede principale, si provvede all’acquisto e alla successiva consegna degli animali in ogni cooperativa. 

Dall’inizio del 2024, sono state consegnate pecore e capre gravide nei villaggi di Gurumo Ladessa, Gurumo Woyde e Sawla, e altre 100 sono in programma di essere acquistate per le famiglie di Humbo Larena, Offa Gandaba, Bukema, Olola e Zamine Wallacha.

Loro sono il regalo di Natale che regala prospettiva a tutti i componenti della famiglia:

un animale è un po’ di futuro, è speranza, è Natale

 

5 buoni motivi per donare una capra o un vitello

  1. Un animale è fonte di reddito, non è solo un animale da compagnia
  2. Un bovino o un ovino che produce latte è importante anche per i consumi alimentari della famiglia: i primi a beneficiarne sono i bambini piccoli
  3. L’accudimento degli animali è spesso a carico dei bambini in età scolare: se possono aiutare la famiglia curando gli animali, non sono costretti a rinunciare alla scuola per trovare altri lavori
  4. Normalmente, in due anni gli animali in famiglia aumentano. Quando una famiglia arriva ad avere più di tre capi di bestiame, l’allevamento può diventare un “vero lavoro”
  5. Gli animali, con i loro prodotti derivati (latte, pellame, carne…) generano altro lavoro e nuove opportunità di commercio