Nel villaggio di Bukema, in Etiopia, è previsto l’avviamento di un edificio scolastico con l’obbiettivo di completare la costruzione dell’asilo. La vecchia struttura sarà arricchita con l’ampliamento di una nuova area dove nascerà la nuova scuola primaria.
L’istruzione e l’educazione sono diritti fondamentali per tutti, a prescindere dalle condizioni di vita. Infatti sono la base dello sviluppo economico e sociale di un paese.
In Wolaita il tasso di abbandono è molto alto. Infatti si iscrivono alla scuola primaria il 78% dei bambini, ma solo il 15,6% arriva alla secondaria. Questo accade per la lontananza di scuole e mancanza di arredamento, biblioteche, laboratori, centri pedagogici e insegnanti.
Anche quando c’è l’opportunità di andare a scuola, l’accesso all’istruzione è molto basso a causa di diversi motivi. La povertà rende le famiglie riluttanti, che spesso decidono di non dare priorità all’istruzione: “Perché preoccuparsi dell’istruzione quando ho bisogno di aiuto per mettere il cibo in tavola? “
Quindi i genitori prediligono la forza lavoro in famiglia rispetto all’istruzione dei figli, portandoli con sé a lavorare il terreno o a vendere prodotti per un misero guadagno. Si rischia che probabilmente passeranno il resto della propria vita a mangiare un pasto al giorno, a bere acqua sporca e quindi senza la minima garanzia sanitaria. Educazione, igiene e sanità sono strettamente correlati.
Si sa che la maggior parte della comunità sostiene che l’educazione femminile sia inutile. È diffusa l’opinione che le donne siano al servizio della famiglia, come madri e mogli. Per questo le giovani ragazze sono vittime di matrimoni precoci che hanno come scopo quello di aumentare il patrimonio della famiglia.
Il progetto è indirizzato ai villaggi di Kanafa e Bukema. I beneficiari diretti saranno 250 bambini che frequenteranno la scuola. I beneficiari indiretti saranno 1225 uomini e 1275 donne della comunità.
La scuola verrà realizzata con l’aiuto del progetto Il Sorriso di Marianeve e gli aiuti degli amici di Pisa.